Chirurgia Robotica del Retto: l’AOUP protagonista
Nel mese di gennaio è stato pubblicato dal gruppo pisano guidato dal Prof. Luca Morelli, Associato di Chirurgia Generale del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa (SD Chirurgia Generale Universitaria dell’Aoup), un nuovo studio riguardo il confronto fra la più recente piattaforma robotica, il “Da Vinci Xi” ed il precedente “Da Vinci Si”, nell’ambito della chirurgia rettale per neoplasie.
Chirurgia Robotica del Retto: l’AOUP ancora protagonista della scena internazionale
Il lavoro, pubblicato sulla rivista The International Journal of Medical Robotics and Computer Assisted Surgery, è intitolato: “Use of the new Da Vinci Xi® during robotic rectal resection for cancer: a pilot matched-case comparison with the Da Vinci Si®” e rappresenta la prima esperienza descritta a livello mondiale di confronto tra le due metodiche, per la chirurgia del retto.
Il “Da Vinci Xi”, recentemente acquisito dal Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’Aoup diretto dalla dottoressa Franca Melfi, presenta diversi vantaggi tecnologici e semplicità di utilizzo rispetto alla precedente versione, soprattutto riguardo al miglioramento dell’abilità nell’eseguire interventi mini invasivi robotici con approccio multi-quadrante come, ad esempio, quelli per cancro del retto.
In effetti, nei primi mesi di utilizzo, il nuovo robot ha mostrato vari vantaggi in termini di maneggevolezza, precisione e facilità di applicazione rispetto alla versione precedente, risultando più flessibile nell’ampliare il campo operatorio quando necessario, o nell’eseguire interventi chirurgici su più organi intra addominali, senza necessità di grossi cambiamenti di posizione e senza eccessivi ingombri intorno al tavolo operatorio. Inoltre la fase di induzione dell’intervento è risultata più rapida e semplificata e la telecamera tridimensionale, più potente, ma al tempo stesso più maneggevole rispetto a prima, si adatta a tutti i trocars, incrementando, oltre che la qualità di visione, anche la flessibilità di utilizzo.
A conferma di ciò, come presentato nell’esperienza pisana, ha consentito da subito ed in particolare in chirurgia oncologica del retto, di rendere più fluida tutta la procedura, annullando la necessità di eseguire manovre ibride laparoscopiche e robotiche e consentendo di beneficiare dei vantaggi della chirurgia robotica in tutte le fasi dell’intervento, anche in casi particolarmente complessi. I risultati chirurgici immediati sono stati eccellenti.
In particolare lo studio in questione, che segue una recente pubblicazione sempre del gruppo pisano sullo stesso argomento, in cui si proponeva una standardizzazione della tecnica con il nuovo sistema, si è focalizzato sul confronto di parametri peri-operatori riguardanti i primi casi di resezione del retto con il Da Vinci Xi, con quelli di analoghi casi analoghi effettuati con la piattaforma Si e selezionati in base ad un criterio caso-controllo.
I risultati ottenuti, sono stati molto incoraggianti e suggeriscono come la nuova piattaforma possa rappresentare un ulteriore salto in avanti rispetto alle tecnologie precedenti, offrendo potenziali ulteriori vantaggi per il chirurgo e per il paziente.
Il lavoro, sviluppato grazie all’esperienza della Chirurgia Generale Universitaria dell’AOUP in chirurgia robotica ed in particolare in chirurgia colo-rettale, alla collaborazione con il centro Endocas (www.endocas.org) ed al supporto della Fondazione Arpa (www.fondazionearpa.it), presieduta dal Prof Franco Mosca, è la prima pubblicazione presente in letteratura a riguardo e rappresenta un passo importante verso la standardizzazione della tecnica per la resezione del retto con il sistema Xi.