Nuove Tecnologie in Chirurgia Robotica del Colon-Retto: L’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Leader Internazionale

Pisa, maggio 2016

Ancora una volta l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana protagonista della scena internazionale, riguardo all’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito clinico, in particolare nel campo della robotica. Nel mese di Maggio è stato pubblicato uno studio condotto proprio a Pisa, sull’utilizzo di un nuovissimo tavolo operatorio integrato, in grado di comunicare wireless con il robot Da Vinci Xi, con particolare riferimento al suo utilizzo in chirurgia robotica del colon-retto per neoplasie. Il lavoro, pubblicato sulla rivista International Journal of Colorectal Disease, è intitolato: “Use of a new integrated table motion for the da Vinci Xi in colorectal surgery” e rappresenta la prima esperienza descritta a livello mondiale nell’utilizzo di questo nuovo dispositivo.

Nuove Tecnologie in Chirurgia Robotica

Lo studio nasce dalla selezione da parte di Intuitive, del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica di Pisa, come centro pilota, per il primo utilizzo clinico a livello mondiale, del nuovo tavolo operatorio TruSystem 7000dV (TS7000dV, TRUMPF Medizin Systeme GmbH & Co. KG, Saalfeld, Germania), ai fini della valutazione dell’efficacia, sicurezza e fattibilità, in corso degli interventi di chirurgia robotica eseguiti con il nuovo Da Vinci Xi.
L’innovazione offerta da questo device è legata al fatto che è in grado di interagire via wireless con l’ultima versione del robot Da Vinci Xi, permettendo quindi al chirurgo di cambiare la posizione del tavolo operatorio durante l’intervento in corso, senza la necessità di rimuovere gli strumenti robotici e scollegare il robot ad ogni movimento.
Questo aspetto, rendendo più semplice e fluido il cambiamento di inclinazione del letto operatorio ad intervento in corso, risulta particolarmente importante per potenziare la capacità del chirurgo-robot, di eseguire interventi sincroni su più quadranti dell’addome, quali spesso sono gli interventi sul colon retto.
Come detto, l’articolo in questione si è focalizzato sulle applicazioni del nuovo device in chirurgia colo-rettale, mentre l’intero studio, che sarà oggetto di successive pubblicazioni, ha coinvolto più pazienti ed ha assunto, in armonia con lo spirito del Centro, un respiro multidisciplinare, vedendo coinvolte figure professionali di varie specialità, quali chirurghi generali, urologi e ginecologi.

A coordinare l’attività sono stati la Dott.ssa Franca Melfi, direttore del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica e il Prof. Luca Morelli (Principal Investigator dello studio), Associato di Chirurgia Generale del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e chirurgo della SD Chirurgia Generale Universitaria dell’Aoup.
La scelta del Centro Pisano come il più idoneo per condurre lo studio, ha rappresentato un importante riconoscimento del suo ruolo leader a livello mondiale, sia per volume di attività svolta, che per qualità di organizzativa multidisciplinare nonché che produzione scientifica.
I dati ottenuti dallo studio realizzato presso il Centro di Chirurgia Robotica dell’AOUP sono stati determinanti per l’approvazione da parte della Food and Drug Amministration all’utilizzo del nuovo tavolo operatorio TruSystem 7000dV negli USA.




Chirurgia robotica del retto: pubblicato studio pisano a favore della sostenibilità economica

Pisa, 3 marzo 2016

La chirurgia robotica, entrata in ambito clinico con sempre maggiore diffusione, rappresenta una forma evoluta di laparoscopia che promette di migliorarne le potenzialità, consentendo di espandere indicazioni ad interventi più complessi e migliorarne i risultati.

Chirurgia robotica del retto

Una delle principali preoccupazioni della comunità scientifica e delle amministrazioni però, riguardo a questa nuova tecnologia, è quella della sostenibilità economica, rispetto alla più economica laparoscopia tradizionale.
Tra le varie applicazioni della robotica, la chirurgia del retto ampollare, è una di quelle che ha destato maggiore interesse a livello internazionale, visti i risultati promettenti in molti studi pubblicati, ma nel dibattito sui reali vantaggi se rapportati ai costi per l’utilizzo del sistema, alcuni, propendendo ancora per la forma più economica, in nome della sostenibilità, rinunciano di fatto alle innovazioni ed ai possibili benefici offerti dalla nuova tecnologia.
Una recente pubblicazione, proveniente dall’esperienza del centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, che analizza l’andamento di spesa dei primi 50 casi di resezione del retto per cancro eseguiti con il Robot Da Vinci Si, mostra una riduzione significativa dei costi variabili, cioè quelli legati direttamente all’atto chirurgico, con l’aumentare dell’esperienza del chirurgo e dell’equipe, fino ad equiparare nella fase “esperta” i costi della laparoscopia.
Il lavoro, pubblicato sulla rivista International Journal of Colorectal Disease, rappresenta una delle esperienze più strutturate di analisi di costi, riguardo al confronto e all’analisi di differenti variabili peri-operatorie, costi e learning curve, della chirurgia robotica verso quella laparoscopia.
L’abbattimento dei costi fissi infine, auspicabilmente correlabile anche all’ottimizzazione degli ordini di materiali e dei contratti di acquisto e manutenzione, data l’elevata casistica chirurgica complessiva concentrata in ospedali ad alto volume, come attuato dall’AOUP attraverso la creazione del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica, sono elementi a favore della strada intrapresa, atta a garantire al cittadino il massimo offerto oggi dalla tecnologia e dall’innovazione.
Il dato, pur preliminare ed almeno in parte, in controtendenza, è quindi estremamente interessante poiché avvalora gli investimenti che sempre più amministrazioni stanno facendo a favore delle nuove tecnologie, privilegiando la qualità di cura e l’alta specialità, rispetto al risparmio a tutti i costi.
La ricerca è stata condotta dal Prof. Luca Morelli, Associato di Chirurgia Generale del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e chirurgo della SD Chirurgia Generale Universitaria dell’Aoup, grazie anche alla collaborazione con il Prof Giuseppe Turchetti della la Scuola Superiore Sant’Anna, nonché al supporto della Fondazione Arpa (www.fondazionearpa.it) presieduta dal Prof Franco Mosca.




Italian Surgeon among initiated into American College of Surgeons

SAN FRANCISCO, CALIF. October 2014

Dr. Luca Morelli was among Initiates from around the world who became Fellows of the American College of Surgeons (FACS) during the Convocation ceremony at the College’s 2014 annual Clinical Congress in San Francisco, Calif., last month.
By meeting the College’s stringent membership requirements, Fellows of the College have earned the distinguished right to use the designation of “FACS” (Fellow, American College of Surgeons) after their names.

The Convocation ceremony was a highlight of the five-day meeting, which also featured reports on research-in-progress, postgraduate courses, panel discussions, symposia, and scientific and industrial exhibits. Total estimated attendance at the Congress was 13,082, including approximately 8,924 physicians. Allied health professionals and members of the scientific and consumer media also attended the meeting.
The American College of Surgeons is a scientific and educational organization of surgeons that was founded in 1913 to raise the standards of surgical practice and to improve the quality of care for the surgical patient. The College is dedicated to the ethical and competent practice of surgery. Its achievements have established it as an important advocate for all surgical patients. The College has more than 79,000 members and is the largest organization of surgeons in the world. For more information, visit: .




L’azienda Ospedaliero-Universitaria pisana pioniera nell’utilizzo del nuovo sistema chirurgico Da Vinci

Pisa, 28 ottobre 2015

Una recente pubblicazione sull’International Journal of Colorectal Disease intitolata: “Use of the new Da Vinci XI® during robotic rectal resection for cancer: technical considerations and early experience”, riguardante una delle prime esperienze in assoluto con il nuovo Sistema Chirurgico “Da Vinci” applicato alla chirurgia del retto per cancro, conferma la “vocazione all’innovazione” ed il ruolo di leader della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana sulla chirurgia robotica.

Sistema Chirurgico Da Vinci

Il nuovo sistema Chirurgico Da Vinci è stato sviluppato con l’intento di superare alcune limitazioni dei precedenti sistemi robotici ed in particolare con l’obiettivo di migliorare la capacità di eseguire interventi mini invasivi robotici con approccio multi-quadrante, come ad esempio, quelli per cancro del retto.

In effetti, nei primi mesi di utilizzo, il nuovo robot (Sistema Chirurgico “Da Vinci”) ha mostrato vari vantaggi in termini di maneggevolezza, precisione e facilità di applicazione rispetto alla versione precedente, risultando più flessibile nell’ampliare il campo operatorio quando necessario, o nell’eseguire interventi chirurgici su più organi intra addominali, senza necessità di grossi cambiamenti di posizione e senza eccessivi ingombri intorno al tavolo operatorio. Inoltre la fase di induzione dell’intervento risulta più rapida  e semplificata e la telecamera tridimensionale, più potente, ma al tempo stesso più maneggevole rispetto a prima, si adatta a tutti i trocars, incrementando, oltre che la qualità di visione, anche la flessibilità di utilizzo.

A conferma di ciò, come presentato nello studio pisano, ha consentito da subito ed in particolare in chirurgia oncologica del retto, di rendere più fluida tutta la procedura, annullando la necessità di eseguire manovre ibride laparoscopiche e robotiche e consentendo di beneficiare dei vantaggi della chirurgia robotica in tutte le fasi dell’intervento, anche in casi particolarmente complessi. I risultati chirurgici e funzionali sono stati eccellenti.

Il nuovo Sistema Chirurgico Da Vinci presenta molte innovazioni rispetto al vecchio modello e aspetti tecnici sulle caratteristiche di utilizzo, quali la disposizione degli accessi addominali e della piattaforma robotica, devono essere ancora standardizzate. Nel lavoro pubblicato, vengono discussi i vantaggi della nuova piattaforma ed in particolare viene proposta una tecnica “made in Pisa” per questo tipo di intervento.

Si tratta della prima pubblicazione presente in letteratura a riguardo e rappresenta un passo importante verso la standardizzazione della tecnica per la resezione del retto con il sistema XI.

Il lavoro è stato sviluppato grazie all’esperienza della Chirurgia Generale Universitaria dell’AOUP in chirurgia robotica ed in particolare in chirurgia colo-rettale e la ricerca è stata pubblicata dal dott. Luca Morelli.  Hanno contribuito come co-autori i medici specializzandi Simone Guadagni, Gregorio Di Franco e Matteo Palmeri, i contrattisti Giovanni Caprili, Cristiano D’Isidoro e Roberta Pisano, gli ingegneri di Endocas (www.endocas.org) Andrea Moglia e Vincenzo Ferrari, il direttore del reparto prof. Giulio Di Candio ed il presidente della Fondazione Arpa, Prof Franco Mosca.




Chirurgia robotica e laparoscopia – Nuovo approccio ibrido laparoscopico Hand Assisted

Pisa, 3 settembre 2015 

Una tecnica chirurgica innovativa, sviluppata presso il centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’AOUP per pazienti con gravi patologie quali la Retto-colite ulcerosa non responsiva a trattamenti medici e la Poliposi Colica diffusa familiare, è stata recentemente descritta e pubblicata sulla rivista Langenbeck’s Archives of Surgery.
La nuova procedura è stata realizzata su pazienti affetti da Retto-colite ulcerosa o Poliposi Familiare su cui era necessario un intervento di asportazione di tutto il grosso intestino, compresa l’ampolla rettale.

Chirurgia Robotica e Laparoscopia

La prima parte dell’intervento, che consiste nella mobilizzazione ed asportazione dell’intestino crasso dal ceco fino al sigma, è stata effettuata mediante “Hand Assisted Laparoscopic Surgery (HALS)”, ovvero con tecnica laparoscopica con l’ausilio della mano non dominante all’interno dell’addome, inserita attraverso una minilaparotomia sovra pubica, che nei casi in questione sarebbe comunque stata necessaria per sagomare il pouch (neo retto ileale). La chirurgia robotica, mediante uso del sistema Da Vinci Si, è stata invece utilizzata per la mobilizzazione completa del retto fino allo sfintere anale. Infine la terza parte perineale, dopo creazione di un reservoir intestinale, è consistita nella effettuazione di una anastomosi ileo pouch-anale manuale.
La peculiarità della tecnica consiste nello sfruttare, in una fase dove la robotica mostrerebbe scarsi vantaggi, la laparoscopia hand-assisted, tecnica in grado di semplificare molto le fasi chirurgiche al di fuori dalla pelvi, mentre il robot viene sfruttato nella dissezione completa del retto fino all’ano, con una qualità dissettiva tale da aver consentito di ottenere risultati funzionali eccellenti, nei casi trattati.
Infatti, il decorso post-operatorio e soprattutto i risultati funzionali e la qualità di vita a medio termine analizzati con specifici questionari, hanno mostrato un ottimo recupero in tutti i pazienti ed un ripristino soddisfacente delle funzioni della sfera sessuale, urinaria e della continenza fecale.

Nuovo approccio ibrido laparoscopico Hand Assisted e robotico con il sistema Da Vinci nelle proctocolectomie totali

Chirurgia Robotica e Laparoscopia – Nuovo approccio ibrido laparoscopico Hand Assisted e robotico con il sistema Da Vinci nelle proctocolectomie totali

Autore responsabile dello studio il Dr. Luca Morelli (nella foto) della Chirurgia Generale Universitaria, che nel recente passato ha anche coordinato per l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana il Trial ROLARR, per il confronto tra laparoscopia e robotica nel trattamento del carcinoma del retto ed ha recentemente pubblicato altri articoli riguardanti risultati funzionali di confronto tra laparoscopia e robotica, incentrati su aspetti funzionali post operatori, dopo trattamento chirurgico dei tumori maligni del retto.
Il lavoro è stato messo a punto anche grazie alla collaborazione del Prof. Fabrizio Michelassi, Direttore del Dipartimento di Chirurgia presso il Weill Cornell Medical Center a New York e riconosciuto come uno dei maggiori esperti mondiali nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino ed al supporto delle Fondazioni Arpa e Tech-care guidate dal Prof. Franco Mosca.




Un chirurgo pisano tra i Fellow dell’American College of Surgeons

SAN FRANCISCO, California Ottobre 2014

Il Dr. Luca Morelli è stato uno dei quattro chirurghi Italiani, ammessi a diventare Fellow dell’American College of Surgeon (FACS) durante la cerimonia di convocazione del congresso clinico annuale del Collegio a San Francisco, in California, nel mese di Ottobre 2014.
Avendo soddisfatto i rigorosi requisiti di adesione del Collegio, i nuovi Fellows hanno acquisito il diritto di utilizzare la denominazione di “FACS” (Fellow American College of Surgeons), prestigioso titolo, dopo i loro nomi.
La cerimonia di convocazione ha rappresentato il punto culminante del congresso di cinque giorni, che inoltre ha consentito di approfondire e confrontarsi sui numerosi temi clinici, di ricerca e formazione, con particolare attenzione alle nuove tecnologie ed al futuro della chirurgia. La partecipazione totale stimata al Congresso è stata di 13.082, di cui circa 8.924 medici.
L’American College of Surgeons è una organizzazione scientifica ed educativa di chirurghi che è stata fondata nel 1913 per aumentare gli standard di pratica chirurgica e per migliorare la qualità delle cure per il paziente chirurgico. Il Collegio è dedicato alla pratica etica e competente di un intervento chirurgico. Il Collegio ha più di 79.000 membri ed è la più grande organizzazione di chirurghi in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: American College of Surgeon.

SAN FRANCISCO, CALIF. October 2014

Dr. Luca Morelli was among Initiates from around the world who became Fellows of the American College of Surgeons (FACS) during the Convocation ceremony at the College’s 2014 annual Clinical Congress in San Francisco, Calif., last month.
By meeting the College’s stringent membership requirements, Fellows of the College have earned the distinguished right to use the designation of “FACS” (Fellow, American College of Surgeons) after their names.
The Convocation ceremony was a highlight of the five-day meeting, which also featured reports on research-in-progress, postgraduate courses, panel discussions, symposia, and scientific and industrial exhibits. Total estimated attendance at the Congress was 13,082, including approximately 8,924 physicians. Allied health professionals and members of the scientific and consumer media also attended the meeting.
The American College of Surgeons is a scientific and educational organization of surgeons that was founded in 1913 to raise the standards of surgical practice and to improve the quality of care for the surgical patient. The College is dedicated to the ethical and competent practice of surgery. Its achievements have established it as an important advocate for all surgical patients. The College has more than 79,000 members and is the largest organization of surgeons in the world. For more information, visit: American College of Surgeon.