Gli ultimi quindici anni hanno visto una rivoluzione nella pratica chirurgica con lo sviluppo della laparoscopia del colon-retto. Questa metodica risulta tecnicamente impegnativa a causa di una lunga curva di apprendimento. Una valida alternativa è la chirurgia robotica del cancro colon rettale (chirurgia robotica del retto) con il sistema robotico Da Vinci.
I risultati promettenti, relativi a questa metodica innovativa, fino ad oggi sono limitati a qualche piccolo studio clinico non randomizzato e devono ancora essere validati scientificamente. Da alcuni mesi, in quanto chirurgo con la maggiore esperienza di chirurgia robotica del retto a Pisa, ho introdotto, come coordinatore scientifico, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana a far parte del panel di esperti mondiali chiamati a dare risposte relative al ruolo della chirurgia robotica nel trattamento dei tumori del retto. Questo attraverso l’ingresso nel prestigioso studio internazionale, multicentrico randomizzato ROLARR. Questo studio ha la finalità di effettuare una valutazione prospettica, rigorosa della chirurgia robotica del retto mettendola a confronto con la laparoscopia standard.
Chirurgia robotica del retto
In questo studio le due tecniche mini-invasive, robotica e laparoscopica, saranno valutate per il tasso di conversione degli interventi in open,per la precisione chirurgica e per l’outcome oncologico. Nel trial ROLARR, a cui in Italia partecipano oggi solo altri 3 centri oltre all’AOUP, verranno reclutati 400 pazienti con cancro colon rettale in diverse nazioni del mondo oltre all’Italia (Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Francia, Germania, Danimarca, Spagna, Corea del Sud, Singapore) così da avere la più vasta casistica mondiale che permetterà di documentare con certezza quali siano le indicazioni migliori per la robotica e quale sia il ruolo della laparoscopia in chirurgia colo-rettale.